Ospedale CORE – Reggio Emilia

Nuova sede Twin Set – Carpi
10 Febbraio 2019
Polo Materno Infantile Careggi – Firenze
10 Febbraio 2019
Committente:

ASMN Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia

Architetto:

Binini Partners srl

Cliente:

Binini Partners srl, Reggio Emilia

Costruttore facciate:

Teleya, Calerno (RE)

Il Core nasce dalla necessità di assicurare spazi e servizi adeguati ai pazienti onco-ematologici, ma anche di concentrare ricerca e clinica applicata. L’edificio, con le torri dei collegamenti negli angoli, si inserisce organicamente nei percorsi dell’ospedale esistente ed ha una pianta totalmente libera ad ogni piano.
All’interrato è presente la Formazione, oltre ai servizi; al piano terra gli accessi, la camera calda e l’Endoscopia; al primo i Poliambulatori integrati; al secondo le Degenze di onco-ematologia e le BCM; al terzo la Chirurgia Oncologica; al quarto i Laboratori e la centrale antiblastici; in copertura il vano tecnico con il tetto solare.
Si tratta di un nuovo modello di ospedale, con ampie facciate continue e gallerie che regolano la luce a tutti gli spazi abitati, con piante aperte ove organizzare il lavoro del personale strettamente integrato agli spazi dei pazienti, ai quali è invece riservata privacy, confort e umanizzazione.
L'involucro esterno del CORE si avvale di due differenti sistemi di tamponamento, alternati sui prospetti in proporzioni variabili in relazione alle destinazioni d'uso degli interni.
Gli ambienti di vita e di lavoro sono protetti da facciate vetrate continue realizzate con sistemi di facciate Schüco con inserti apribili ad anta ribalta di ampissime dimensioni e pesi elevati che hanno richiesto l’uso di sistemi di manovra con microregolazione , sono previsti profili in alluminio estruso a taglio termico e vetrocamera stratificati basso emissivi; la schermatura è realizzata con veneziane esterne a tutta altezza, regolabili, alternate a moduli opachi in vetro smaltato, con strato interno in pannelli di lamiera coibentata; al livello del piano terra, la facciata risulta leggermente arretrata rispetto ai piani superiori.

I nuclei che ospitano i vani scala ai quattro vertici dell'edificio sono rivestiti da una cortina muraria in laterizio faccia a vista, che fanno da contrappunto alle più leggere facciate continue richiamando il trattamento materico dei prospetti che caratterizza tutto l'ospedale esistente.
Il coronamento dell'edificio è affidato a strutture in metallo: oltre al grigliato aggettante che ombreggia l'ultimo livello, gli impianti tecnici in copertura sono schermati da una parete in lamelle in rame agganciate a una struttura in acciaio, che assolve anche alla funzione di abbattere le emissioni acustiche.
In considerazione della lunghezza del fabbricato, lo stesso è stato di fatto suddiviso in due corpi distinti, giuntati in mezzeria attraverso un sistema di shock-transmitter, dispositivi di vincolo dinamico che assecondano gli spostamenti lenti dovuti a dilatazioni termiche, ma si irrigidiscono solidarizzando la struttura in caso di repentini spostamenti sismici.
Dal momento che agiscono in senso monodirezionale, gli shock­transmitter sono stati accoppiati a connettori di taglio, che vincolano il sistema nella direzione ad essi ortogonale.
Lo Studio Cattivelli ing. Fausto ha svolto attività di assistenza alla progettazione delle facciate in fase di Progetto esecutivo, assistenza alla direzione lavori, e coordinamento prove e test di laboratorio di tipo iniziale previste per la marcatura CE del produttore Teleya.